alcune ragazze che hanno lamentato di essere state infastidite sessualmente da un gruppo di uomini giunti nella struttura da un vicino centro di accoglienza. Lo ha confermato l'assessore agli Affari sociali Markus Schnapka. Il Comune ha agito sulla base delle lamentele ricevute: non risultano, al momento, denunce penali e non si configurerebbero veri e propri reati a carico dei profughi. Dettaglio, se confermato, non trascurabile e emblematico del clima di allarme e diffidenza generato nella comunità tedesca dai fatti di Colonia dove, dopo la notte di Capodanno, 516 donne hanno denunciato molestie o violenze da parte di gruppi di stranieri presumibilmente arabi. Per la vicenda la polizia di Colonia indaga su 19 sospetti: 10 richiedenti asilo, 9 presunti clandestini.
A Bornheim, le ragazze hanno dichiarato di essere state seguite e infastidite con apprezzamenti di tipo sessuale da un gruppo di giovani profughi che era entrato nella piscina pubblica. Il gruppo avrebbe cominciato a comportarsi in maniera non conforme alle regole dello stabilimento, utilizzando la torre del trampolino che era stata chiusa. E poi avrebbe iniziato a infastidire ragazze e signore. "So con questa misura di fare un torto alla gran parte dei profughi che non hanno colpa", ha spiegato il direttore Schnapka, "ma non vedo altra possibilità per dare un segnale. La nostra concezione di uguaglianza fra i sessi non è in discussione".
Lo stesso assessore ha assicurato che si recherà all'ostello dove sono stati sistemati i migranti per spiegare loro in prima persona come comportarsi. "Una volta che chi li assiste ci avrà comunicato il recepimento del messaggio da parte loro", ha spiegato ancora Schnapka, "il provvedimento sarà revocato". Malgrado il carattere temporaneo della sanzione e il clima di perdurante indignazione dell'opinione pubblica per le aggressioni alle donne perpetrate a Colonia, al Comune di Bornheim sono giunte e-Westfalia pesanti critiche dall'associazione dei gestori di piscine tedeschi, anche perché, si rileva, non è stato spiegato come si pensa di verificare l'esatta provenienza degli eventuali molestatori.
Ieri a Rheinberg, altra cittadina del Nordreno-Westfalia, è stata annullata la sfilata dei carri allegorici di carnevale per timore di incidenti e violenze come quelle accadute nella notte di Capodanno a Colonia. Decisioni che finiscono con l'alimentare l'ostilità dei tedeschi nei riguardi dei profughi, determinando un calo della popolarità della cancelliera Angela Merkel. Secondo un sondaggio della rete pubblica Zdf, il 60% dei tedeschi ritiene che la Germania non riuscirà a far fronte agli 1,1 milioni di profughi entrati nel solo 2015. Si tratta di ben 14 punti in più rispetto a un identico sondaggio effettuato a dicembre, prima dei fatti di Colonia, quando era il 46% a dirsi pessimista rispetto alla politica delle "porte aperte" annunciata ad agosto dalla Merkel. Dalla rilevazione emerge anche che il 56% disapprova le scelte della cancelliera sui profughi, contro il 49% di dicembre.
L'effetto-Colonia si percepisce anche nelle 7 persone su 10 timorose di un aumento nel numero di crimini a seguito dell'afflusso di rifugiati, 8 punti percentuali in più rispetto a quanto registrato in questo caso da una rilevazione demoscopica dello scorso ottobre. Non solo, cresce dal 33 al 42%, sempre rispetto a ottobre, chi teme per i valori culturali sia minacciati. Sulla stessa linea un altro sondaggio del gruppo DeutschlandTrend per l'altra tv statale Ard: il 51% dei tedeschi non crede alla Merkel quando ripete che la Germania sarà in grado di gestire il flusso di migranti.
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