venerdì 22 gennaio 2016

I FANTASMI DI TORINO

Il fantasma di Elena Matilde Provana
Fantasmi Torino (parte 3)Elena Matilde Provana, figlia del conte Giacinto Antonio Ottavio, era una donna di rara bellezza. Assecondò in tutto e per tutto il volere paterno, remissiva come imponeva il codice dell’epoca. E andò in sposa al cugino. Gerolamo IV Gabriele Falletti, marchese di Castagnole.
All’inizio fu difficile. Ma poi Matilde imparò ad amare quell’uomo che per lei era un estraneo. Imparò da apprezzarlo. Gli diede dei figli. E ben presto, nella residenza di suo marito, cominciò a sentirsi a casa.
Ma poi il padre la richiamò nella casa natia, palazzo Barolo. Il motivo era semplice: il padre era impossibilitato a versare la dote pattuita per il matrimonio. Sempre in ossequio alle usanze, Giacinto Antonio Ottavio andò a riprendersi sua figlia.
Ma ormai palazzo Barolo non era più la sua casa: Matilde non poteva sopportare di vivere lontano da figli e marito. Si suicidò una mattina d’inverno, buttandosi da una finestra del primo piano. La neve si macchiò del rosso del suo sangue.
Il fantasma di Elena Matilde Provana vaga ancora per le stanze del Palazzo Barolo, portando dipinta sul volto la tristezza della propria esistenza.
Resources: palazzo Barolo
 Le tre donne di Rocca Canavese
Maura e le sue figlie, Alice ed Elide. Morirono tutte e tre durante un incendio. Scoppiato nella casa dove abitavano. Dopo che un ladro vi penetrò per svaligiarla.
I fantasmi delle tre donne passeggiano ancora, di notte, lungo il corso del torrente Malone.

Palazzo Levaldigi
Intorno a palazzo Levaldigi, uomini e dame erano soliti darsi appuntamento galante. Ancora oggi, molte persone affermano di aver visto i fantasmi di dame e cavaliere darsi appuntamento in questo luogo.

Il fantasma della Bella Rosin
L’hanno ribattezzata “la bella Rosin”. Di notte, il suo fantasma cammina lungo le mura di cinta del castello reale di Moncalieri. Turbando il sonno degli allievi Carabinieri del Battaglione Piemonte.
Secondo la leggenda, la figlia della bella Rosin fu uccisa nel castello. E il suo fantasma torna lì, di notte, a cercarla e a piangerla.

Il priore dell’abbadia di Stura
Una costruzione diroccata. Dove il vecchio priore, di notte, torna a celebrare la messa con i suoi confratelli. Lo si vede in un corridoio, intento a guardare i quadri che ritraggono i suoi familiari, come se nulla fosse. E poi scompare nel nulla.

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