LE CATASTROFI naturali sempre più frequenti hanno ucciso 600mila persone in 20 anni. Lo ha annunciato l'Onu sottolineando l'importanza di trovare un accordo in vista della Cop21 di Parigi, la conferenza sui cambiamenti climatici. Dal 1995, "le catastrofi meteorologiche hanno fatto 606mila vittime, una media di
30mila all'anno. Inoltre ci sono stati 4,1 miliardi di persone ferite, che hanno perso la loro casa o che hanno avuto bisogno di un intervento di urgenza", ha dichiarato in un rapporto l'Ufficio delle Nazioni unite per la riduzione dei rischi delle catastrofi (Unisdr). La maggior parte di queste morti (89%) è stata registrata nei paesi a basso reddito e hanno causato perdite finanziarie stimate in 1,8 miliardi di euro. "Il contenuto di questo rapporto sottolinea perché è importante che dalla Cop21 emerga un nuovo accordo sul cambiamento climatico", ha affermato Margareta Wahlstrom, direttrice dell'Unisdr, durante la presentazione del rapporto.
30mila all'anno. Inoltre ci sono stati 4,1 miliardi di persone ferite, che hanno perso la loro casa o che hanno avuto bisogno di un intervento di urgenza", ha dichiarato in un rapporto l'Ufficio delle Nazioni unite per la riduzione dei rischi delle catastrofi (Unisdr). La maggior parte di queste morti (89%) è stata registrata nei paesi a basso reddito e hanno causato perdite finanziarie stimate in 1,8 miliardi di euro. "Il contenuto di questo rapporto sottolinea perché è importante che dalla Cop21 emerga un nuovo accordo sul cambiamento climatico", ha affermato Margareta Wahlstrom, direttrice dell'Unisdr, durante la presentazione del rapporto.
Nessun commento:
Posta un commento