C'è grande attesa per l'eclissi di sole del 21 di agosto, che sarà visibile lungo un ampio "corridoio" della durata di 90 minuti attraverso gli Stati Uniti (vedi 21 agosto: Sole nero sugli Usa). Oltre alla miriade di strumenti di osservazione,
pubblici e privati, la NASA terrà in volo i suoi aerei per raccogliere il maggior numero di informazioni su quello che succederà alla Terra quando l'ombra della Luna si proietterà su di essa: un evento eccezionale, che potrà contare su di una straordinaria copertura scientifica.
Il nostro pianeta è l'unico, nel Sistema Solare, dove si può assistere a uno spettacolo del genere?
Una volta tanto ci ritroviamo a rispondere "sì e no".
È “teoricamente no, ma sì”: se consideriamo i pianeti di tipo terrestre, ossia Mercurio, Venere e Marte, non si vedono spettacoli del genere.
Mercurio e Venere sono fuori discussione: non hanno satelliti, perciò niente eclissi. Marte ha invece ben due lune, Phobos e Deimos, ma sono troppo piccole per oscurare del tutto la luce del Sole in un'eclissi totale, come invece può avvenire sulla Terra. Al più possono dare vita a eclissi parziali, peraltro già riprese dai rover che circolano sul Pianeta Rosso: «E poiché le due piccole lune sono molto vicine a Marte, le eclissi parziali di Sole sono molto frequenti, tant'è che in certi periodi ce ne sono ogni giorno», spiega Christa Laerhoven, dell'Università della British Columbia (Canada).
È "teoricamente sì, ma no" se consideriamo invece i pianeti gassosi: Giove, Saturno, Urano e Nettuno hanno lune grandi e il Sole, dalla loro distanza, appare più piccolo di come lo si vede dalla Terra. Le condiziani, dunque, ci sarebbero.
Ma poiché quei pianeti sono composti da gas, o circondati da immensi strati di gas, è di fatto impossibile "stare in piedi" sulla loro superficie e osservare un eclissi totale di Sole. Potrebbe vederla solo una navicella posta in orbita, e in qualche caso potrebbe anche non essere uno spettacolo raro: Giove, per esempio, ha ben 67 satelliti e, tra questi, Ganimede, la più grande luna del Sistema Solare, e poiché orbita sullo stesso piano del Sole lo oscura del tutto a ogni passaggio tra pianeta e stella.
NON È PER SEMPRE... Rimane l'ultimo (ex) pianeta, Plutone. Spiega Laerhoven che «il suo satellite, Caronte, è così grande da poter dare luogo a un'eclisse totale di Sole che, da Plutone, appare poco più grande di una stella qualunque. Ma poiché Plutone e Caronte espongono reciprocamente sempre la medesima faccia, solo su un lato di entrambi sarà possibile vedere un'eclissi».
L'eclissi totale, così come la vediamo da Terra, è insomma un fenomeno raro nel Sistema Solare, ed è prezioso - perché prima o poi non la vedremo più neppure dal nostro pianeta.
Questo perché la nostra Luna si allontana da noi: in un lontano futuro, probabilmente tra circa 600 milioni di anni, la dimensione apparente del nostro satellite sarà parecchio ridotta rispetto a oggi e non riuscirà a coprire per intero il disco del Sole. Non avremo mai più eclissi solari totali, ma solo eclissi anulari.
O sol esta ficando forte!!
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