Un reperto artistico dell'Antico Egitto rimasto per decenni negli archivi di un museo dell'Università di Swansea (Galles) è probabilmente uno dei rari ritratti di una famosa e potente regina: Hatshepsut, quinto faraone
della Diciottesima Dinastia (in carica dal 1478 al 1458 a.C. circa), nonché una delle poche donne ad aver ricoperto la carica di sovrano.
La scoperta è avvenuta per caso mentre l'egittologo Ken Griffin era in cerca di reperti da poter mostrare ad alcuni studenti. La foto in bianco e nero di una scultura in rilievo realizzata su una lastra calcarea ha suscitato la curiosità di Griffin, che ha poi fugato ogni dubbio analizzando la pietra vera e propria, custodita nei depositi del museo. L'oggetto, che consiste in due frammenti irregolari di pietra arenaria spessi circa 5 cm e incollati l'un l'altro, è decorato con ogni probabilità con un ritratto della regina.
UN SERPENTE SUL CAPO. Il fronte del rilievo rappresenta una testa femminile priva della parte inferiore, e incoronata con un ureo (un copricapo a forma di cobra, emblema del supremo potere). Dietro alla testa si scorgono la forma di un ventaglio e alcuni geroglifici contenenti un pronome femminile, a conferma dell'identità del soggetto.

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