Il modo in cui le api di una stessa colonia interagiscono tra loro ricorda lo scambio di informazioni tra i neuroni del cervello umano: lo afferma un nuovo studio britannico pubblicato su Scientific Reports. La risposta che lo
sciame - inteso come un superorganismo dotato di un'intelligenza collettiva - dà agli stimoli esterni segue diverse leggi che finora si pensavano valide solo per il cervello umano: studiare più a fondo il comportamento delle colonie potrebbe fornire quindi elementi utili non solo alla comprensione delle api, ma anche a quella del nostro organo pensante.
Andreagiovanni Reina, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Informatiche dell'Università di Sheffield, ha provato a studiare il comportamento delle colonie di api applicando alcuni modelli teorici solitamente usati nel campo della psicologia. In particolare ha analizzato tre leggi della psicofisica, un ramo della psicologia che studia le relazioni tra gli stimoli fisici e l'intensità delle risposte ad essi.
TRE LEGGI CHIAVE. La prima è la legge di Pieron, che stabilisce che il cervello è più rapido a decidere tra due opzioni quando queste sono entrambe di alta qualità, e più lento quando c'è da scegliere tra due opzioni di bassa qualità. Vale anche per le colonie di api, quando devono decidere in quale nuovo alveare stabilirsi: se le opzioni sono in ogni caso soddisfacenti, la scelta è più rapida.
La seconda è la legge di Hick, per la quale il cervello è più lento nel prendere decisioni, quando il numero di alternative possibili aumenta. Anche la colonia è più lenta a decidere collettivamente dove stabilirsi, se deve scegliere tra molti nidi.

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