martedì 10 aprile 2018

In Kenya: erosione, e non frattura continentale

Avete di sicuro visto le immagini o sentito parlare delle fratture che si snodano sul terreno in Kenia, anche per centinaia di metri, e che hanno aperto lunghe voragini
attraverso terre e strade. Si è detto che le fratture sarebbero la manifestazione superficiale della spaccatura della crosta terrestre, che in quell’area allontana una parte dell’Africa verso l’Oceano Indiano. Ma non è così: quelle fratture, pur impressionanti, non sono legate a tale fenomeno.

Si tratta, invece, di erosione e dell'improvviso sprofondamento del terreno sottostante la superficie. Ci sono diversi elementi a sostegno di questa lettura: innanzi tutto, le fratture non sono continue, ma vi sono anzi lunghi tratti dove il suolo è integro. In secondo luogo il fenomeno è avvenuto dopo un periodo di forti piogge, che hanno eroso strati sotterranei di materiale vulcanico incoerente (non compatto).

A dispetto di quello che vi hanno raccontato in questi giorni sul fenomeno in questione, si tratta dunque di erosione, dovuta all'acqua, qualcosa di simile (insomma) a quanto vediamo spesso accadere nel nostro Paese (recentemente a Roma), non di fenomeni tettonici.

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