lunedì 23 aprile 2018

Mal di testa: le cause, le soluzioni, la lettura psicosomatica

Tante differenze individuali, tanti mal di testa

A complicare le cose, c’è anche da dire che non esiste una sola forma di mal di testa: il disturbo si presenta “a grappolo”, alla nuca, alle tempie, con aura. Può essere frequente fino a trasformarsi in
cronica, può insorgere a causa della cervicale, di fattori muscolo tensivi, del ciclo mestruale, può dare sonnolenza, nausea, giramenti di testa. Ci sono persone che ne soffrono di più al mattino, altre alla sera: gli attacchi possono essere tanto forti da ridurre temporaneamente la vita e indurre brevi episodi di vertigini.

Contro il mal di testa cronico i farmaci non bastano

La medicina sta facendo il possibile per affrontare questa patologia: diagnosi sempre più accurate, nuovi rimedi, farmaci sempre più specifici e ricerca di fattori predisponenti o scatenanti (ad esempio alcuni alimenti, livelli ormonali alterati, lo stress). Ma, visti i risultati, sembra che appoggiarsi al solo intervento medico/farmacologico non basti. C’è chi è diventato dipendente dai farmaci, chi si è arreso a “non vivere” per alcuni giorni al mese e chi ha strutturato il quotidiano in base alla paura degli attacchi di cefalea.

Affrontare il mal di testa alla radice

Se vogliamo risolvere - o quantomeno migliorare - questo disturbo, dobbiamo fare qualcosa in più rispetto alle indicazioni degli specialisti. Alcuni provano con agopuntura, trattamenti corporei, meditazione, tecniche di rilassamento, rimedi naturali e qualcuno ottiene reale sollievo. Il “di più” che possiamo fare riguarda il modo di vivere. Poche persone riflettono sul fatto che il modo in cui una persona elabora concetti ed emozioni possa influire in modo significativo su un disturbo come il mal di testa.
Eppure, per compiere queste azioni mentali, noi utilizziamo il cervello e i suoi neuroni: com’è possibile che il modo in cui lo utilizziamo non influenzi la sua salute? Sarebbe come dire che il modo in cui usiamo i nostri muscoli non influisce sul loro stato fisico, il che è impossibile. Se dunque soffriamo di cefalea, una quota di guarigione può sempre essere attinta da un cambiamento nel modo di “usare la testa”. Molti farmaci (e altri rimedi) non funzionano (o funzionano poco) perché agiscono su persone la cui mente produce gli stessi pensieri di sempre, ragiona nello stesso modo, e affronta tutto quel che accade come al solito.

L’interpretazione psicosomatica: le tipologie caratteriali più a rischio

Dunque, che cosa rappresenta quel dolore alla testa che ci tormenta? Cosa si nasconde dietro ai nostri attacchi di mal di testa? Le risposte possono essere varie e mostrare tratti insospettabili della nostra personalità. Ogni cefalea ha le sue radici nel carattere dell'individuo che ne soffre. Esistono però alcune tipologie di personalità più a rischio: in particolar modo, quelli che..."non staccano mai" e le persone troppo perfezioniste, formali e rigide.

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