sabato 12 maggio 2018

Usa: l'amministrazione Trump taglia i fondi a chi studia il clima

Ciò che non si misura, magari neppure esiste: questo semplice pensiero si adatta in modo particolare allo studio dei gas serra che contribuiscono al riscaldamento
del nostro pianeta, e che (fuor di polemica) sono comunque oggettivamente difficili da misurare - e in particolare "da attibuire" nella complessità di questa epoca segnata dall'uomo, l'Antropocene.

Negli ultimi anni si è fatto una grande sforzo per pesare la nostra impronta sul pianeta anche sul versante delle emissioni di gas serra in atmosfera, utilizzando flotte di satelliti e di aerei, oltre a una schiera di strumenti a terra - tutto per monitorare l'anidride carbonica e il metano.

Uno dei sistemi più all'avanguardia è il Carbon Monitoring System (CMS) della Nasa, nato nel 2010 su iniziativa del Congresso Usa per organizzare e armonizzare tutte le informazioni relative alle emissioni, per facilitare il lavoro dei "decisori" politici e industriali. Il CMS è stato finora finanziato con 10 milioni di dollari l'anno.

IL TAGLIO. Finora, perché l'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha rimosso il CMS dai progetti da finanziare, e questo senza alcun clamore.

«Questa decisione mette a repentaglio anche i programmi di verifica sui tagli alle emissioni di gas serra di altri Paesi, così com'era stato deciso alla Cop21, la conferenza sul clima di Parigi», commenta Sims Gallagher, direttore del Centro per le politiche internazionali per l'ambiente dell’Università di Tufts, nel Massachusetts, che aggiunge: «se non è possibile misurare la riduzione delle emissioni, come si può sapere se gli impegni presi dai vari Paesi vengono rispettati? Annullare il CMS è un grave errore.»

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