Alcuni interessanti indizi sulla socialità animale potrebbero arrivare da una delle entità meno socievoli che esistano: un robot autonomo vagamente simile a un ratto (o piuttosto a un mouse da pc) ha rivelato un lato altruista del carattere di una specie animale spesso coinvolta negli
studi sulle neuroscienze. Per decidere con chi cooperare e chi è meglio ignorare, i ratti, come gli altri animali, si affidano ai segnali sociali. Ma fino a che punto questi indizi sono riconoscibili? Quanto conta la somiglianza con l'animale con cui si interagisce? Questa sensibilità si estende anche agli esseri non viventi?
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