Per più di vent’anni il suo cranio è rimasto incastonato tra le stalattiti e le concrezioni calcaree della grotta di Lamalunga, in Puglia. Oggi finalmente l’Uomo di Altamura, un Neandertal arcaico, vissuto più di 130 mila anni fa, ha un volto. La sua ricostruzione,
realizzata dai due paleoartisti olandesi Adrie e Alfons Kennis che già avevano contribuito a realizzare la riproduzione di Oetzi, la mummia del ghiacciaio del Similaun, è stata appena presentata nella cittadina pugliese, e costituirà il pezzo forte di una rete museale dedicata a questa fondamentale scoperta paleoantropologica.
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