Glenn Ford, il divo più normale che c’era

Glenn Ford ebbe un ruolo particolare e notevole nel divismo hollywoodiano della metà del secolo scorso: popolarissimo e amato in mezzo mondo, ma sempre un passo indietro alle grandi personalità del cinema di quei decenni, una specie di divo generico, di quelli che oggi in molti faticherebbero a ricordarne due film o forse anche uno. Era nato il primo maggio di 100 anni fa a Sainte-Christine, in Canada e tra gli anni Quaranta e Sessanta divenne uno dei più importanti attori del periodo epico del cinema americano. Divenne famoso soprattutto per i suoi ruoli in film noir e western, nei quali interpretava in genere personaggi normali, uomini comuni che finivano quasi sempre in situazioni apparentemente più grandi di loro. Ford andava bene per quei ruoli anche perché aveva la faccia giusta: normale, da uomo qualunque, ma con un tratto di fascino nello sguardo. Recitò in più di cento film, i più famosi forse Gilda e Quel treno per Yuma, e per cinque volte fu nello stesso film di Rita Hayworth. Vinse un Golden Globe per una stupenda commedia di Frank Capra, Angeli con la pistola (con Bette Davis e Peter Falk), e il sito IMDb ricorda che è stato una delle “più veloci pistole dei western“: pare ci mettesse circa quattro decimi di secondo a estrarre la pistola e sparare; ancora meno del tempo che ci metteva John Wayne, per dire.
Nessun commento:
Posta un commento