giovedì 9 giugno 2016

Arrivano gli aerei stampati in 3D

Lungo meno di 4 metri per soli 21 kg di peso, Thor è il primo aereo della storia interamente stampato in 3D. Realizzato da Airbus e presentato qualche settimana fa alla Fiera dell’aviazione di Berlino, non è il giocattolo che a prima vista potrebbe sembrare, ma una vera e
propria pietra miliare nella progettazione aeronautica.

DAL COMPUTER ALLA PISTA. Il nome, Thor, è l’acronimo di Test of High-tech Objectives in Reality. «È una prova sul campo delle possibilità offerte dalla stampa tridimensionale», spiega Detlev Konigorski, responsabile del progetto. «Il nostro obiettivo è quello di velocizzare il processo di sviluppo di nuovi apparecchi realizzando con questa tecnologia l’intero velivolo, non solo alcune componenti.» E in effetti le uniche parti di Thor non stampate in 3D sono i circuiti elettrici.

Il modello è spinto da una coppia di eliche: vola perfettamente ed è molto stabile, e nelle forme somiglia molto a un drone.


LEGGERI ED ECONOMICI. L’utilizzo della tecnologia di stampa 3D non è del tutto nuovo in campo aeronautico: Boeing e Airbus la impiegano da tempo per realizzare alcune componenti dei loro giganteschi B787 Dreamliner e A350.

Questo processo permette di avere parti in materiale sintetico o metallo molto rapidamente, senza bisogno di stampi e con un ridottissimo spreco di materie prime. Ciò significa costi più bassi e la possibilità di stampare i pezzi necessari, per esempio per la manutenzione, in tempi brevi e potenzialmente in ogni parte del mondo, senza dover dipendere dalla disponibilità di grandi impianti industriali.

Con questa tecnologia è infatti potenzialmente possibile realizzare praticamente di tutto, dai rivestimenti esterni alle componenti del motore. Airbus sta già lavorando a un propulsore attualmente realizzato con 270 pezzi, che una volta stampati in 3D potrebbero diventare solo 3.

I nuovi aerei saranno quindi più economici da costruire ma anche più leggeri e perciò meno assetati di carburante, a tutto vantaggio dell’ambiente e dei costi generali. Nei prossimi 20 anni è infatti atteso un raddoppio del traffico aereo e l'impatto sull’atmosfera potrebbe non essere indifferente.

COME TI STAMPO IL RAZZO. La stampa in 3D affascina tutti, anche l'industria aerospaziale. Un esempio è il prossimo razzo Ariane 6 (Esa), che dovrebbe decollare nel 2020, che sarà assemblato utilizzando molte componenti realizzate con questa tecnologia.

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