martedì 7 giugno 2016

Paradossi e curiosità della Scienza

Se credete che un esperimento mentale o un paradosso siano abili trucchi creati ad hoc per stupire, dovreste ricredervi. Prendiamo il gatto di Schrödinger, per citare un esempio famoso, (triste) storia di un gatto
simultaneamente vivo e morto: è una costruzione del pensiero piuttosto bizzarra. Almeno all'apparenza, ed è proprio questo il punto.

Ecco in che cosa consiste (per saperne di più vedi anche Come sta il gatto di Schrödinger?):
Questa curiosa costruzione è stata dunque architettata, in origine, per dimostrare come l'interpretazione ortodossa della meccanica quantistica porti a risultati paradossali, se applicata a sistemi macroscopici. L'idea era che se una teoria predice simili... nonsense, doveva avere trascurato qualcosa! Oggi l'opinione condivisa è però che quella interpretazione non abbia trascurato nulla, e che la teoria quantistica sia proprio così bizzarra come sembra. Forse anche di più, come dimostra l'evoluzione più recente:

Ultime notizie sui gatti quantistici:
non c'è pace per il gatto di Schrödinger
Altri famosi esperimenti mentali appaiono oggi meno bizzarri di quando sono stati formulati, alcuni sono diventati giochi di logica, altri ancora sono diventati veri e propri punti di rottura nel pensiero scientifico e qualche volta hanno costretto a ripensare le leggi che descrivono la natura. Tra questi, un esempio tipico è il Diavoletto di Maxwell, che ha finito per suggerire la natura fondamentale (anziché statistica) del secondo principio della termodinamica, che riguarda il carattere di irreversibilità di molti eventi termodinamici, come il passaggio di calore da un corpo caldo a uno freddo.

Vai a La scienza che stupisce:
paradossi curiosi e dirompenti del pensiero scientifico tra filosofia, fisica e matematica.

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