Protetto dalla terra, il seme germina quando è il suo momento realizzando l’immagine che è scritta dentro di lui: la pianta da cui è nato e che sa riprodurre. Il cervello agisce in modo simile: pure
lui ha bisogno del buio per partorire la “nostra pianta”, cioè le azioni che ci rappresentano e ci fanno realizzare. Ovviamente il buio in cui il cervello crea è diverso da quello del mondo vegetale: è un’oscurità metaforica. Consiste nel non affidarsi alle facoltà più in luce della mente, come pensiero e calcolo, ma a quelle più oscure e incontrollabili, come intuizione e istinto. Quando sospendi il giudizio, "di nascosto” il cervello inizia a lavorare. Come la vita si genera occultandosi nella terra, in paziente attesa del momento della fioritura, così le soluzioni arrivano dalla parte buia e sconosciuta di te, quella avvolta nel mistero. In ciò che non sai di te risiede la tua parte più feconda. Puoi stimolarla attraverso alcuni semplici accorgimenti e operazioni pratiche. Ecco come fare. Non cercare di capire cosa fare, fai e basta
Un lavoro all’estero incerto ma eccitante o la routine noiosa ma comoda? Fare quel passo che potrebbe rivelarsi decisivo ma anche disastroso, o rinunciare? Lo amo o non lo amo? Lasciarlo o stare con lui? Quando devi decidere hai due strade: cercare di calcolare il punto giusto in cui indirizzare la vita. Ma la mente razionale è limitata. Oppure affidarti a chi sa cosa è bene per te: la tua natura. Lei però ha bisogno del tuo silenzio per affacciarsi. Allora non scegliere subito, sospendi il giudizio, non cercare di capire. Fai tacere i pensieri e aspetta. Le decisioni migliori fioriscono da sole, all’improvviso, quando non ci pensi.
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