Winx: parola magica che suona quasi come «wings», ali (anche il gruppo di supporto di Paul McCartney) ma sfrutta il fascino lievemente esoterico della lettera «x». Trattasi di sei fatine (Bloom, Aisha, Musa, Tecna, Flora e Stella) che frequentano la scuola di magia di Alfea, nel
mondo fatato di Magix . Anno di nascita delle Winx (per meglio dire, anno del primo passaggio televisivo): 2004.
Numero di risultati ottenuto mettendo la parola «Winx» su google: 41.400.000 (la parola Pixar ne ottiene 70.700.000: considerato che la Pixar è nata nel 1986, quindi ha 18 anni e molti film in più, il paragone per le Winx è più che dignitoso). Paesi in cui è trasmesso il cartone animato Winx Club: più di 150, inclusi stati islamici –come il Pakistan –dove le fatine in minigonna dovrebbero, in teoria, essere considerate peccaminose.
Fra questi 150 stati spiccano Usa, Russia e Cina: come dire, il mondo. Numeri pubblicati del magazine a fumetti Winx Club: 152 a novembre 2016. Spin-off realizzati: al momento due, uno dedicato alle micro-fatine PopPixie e uno intitolato Winx Club Wow coprodotto con Netflix e distribuito anche in Giappone.
Prodotti del merchandising legato alle Winx presenti sul mercato: oltre 6.000. Un uomo solo al comando: Iginio Straffi, 51 anni, marchigiano. Nato come disegnatore sull’album della Bonelli Nick Raider, fondatore nel 1995 (a trent’anni) della Rainbow, società di produzione di cartoni animati per l’infanzia.
Dopo le serie Tommy & Oscar e Prezzemolo, nel 2004 crea le Winx e fa un botto di dimensioni planetarie. Oltre ai citati cartoni e fumetti, le Winx sono un volano che si espande su dvd, cd musicali, parchi a tema, libri, spettacoli teatrali, libri illustrati, romanzi, videogiochi. In sedicesimo, le Winx e la Rainbow stanno all’Italia come la Walt Disney sta agli Stati Uniti d’America. Straffi è un uomo che potrebbe tirarsela, ma non lo fa.
Lo raggiungiamo telefonicamente grazie alla mediazione di Salvatore De Mola, sceneggiatore (tra le tante cose, del Montalbano televisivo e dei mitici sketch pugliesi di Toti e Tata) che sta lavorando con lui ad alcuni progetti di cinema e tv «dal vero», con attori. Lo invitiamo a partecipare alla trasmissione di Radio3 Hollywood Partye lui accetta volentieri.
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