L'obesità è uno dei maggiori problemi legati alla salute pubblica degli ultimi anni. L'obesità porta allo sviluppo di altre patologie come l'ipertensione, il diabete, l'Alzheimer, il cancro. I dati ci ricordano che a soffrire di questa malattia non sono solo gli adulti, ma anche i bambini e gli adolescenti,
per cui, secondo uno studio condotto presso la Hebrew University di Gerusalemme e pubblicato sulla rivista Journal of Alzheimer's Disease, le conseguenze potrebbero riguardare anche la sfera cognitiva una volta raggiunta l'età adulta.L'obesità in adolescenza mette in pericolo
Per effettuare la ricerca, gli esperti hanno seguito per 33 anni 507 persone, tenendo sotto controllo la loro altezza e il loro peso fino a circa 50 anni, quando hanno valutato le loro capacità cognitive e registrato il loro livello socio-economico. È emerso che coloro che erano stati obesi nell'adolescenza, arrivati a un'età tra i 40 e i 50 anni (soprattutto quelli economicamente meno fortunati), avevano un abbassamento delle funzioni cognitive, anche se avevano perduto peso tra i 20 e i 30 anni.
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