Uno “stipendio” di 560 euro al mese, che uno lavori oppure no. È appena partito in Finlandia uno degli esperimenti più vasti per testare la fattibilità e gli effetti, in un futuro più o meno lontano, di una società in cui a tutti è garantito un reddito minimo:
consentirebbe una vita semplice, senza lussi, rendendo il lavoro una scelta anziché una necessità.
LOTTERIA. Duemila persone disoccupate, tra i 25 e i 58 anni, estratte a sorte, riceveranno per due anni questa cifra - che i Finlandia è circa la metà del costo di un appartamento di 80 metri quadrati in affitto a Helsinki - concepita non come sussidio di disoccupazione, ma come reddito garantito sia che uno cerchi e ottenga un lavoro oppure no.
Lo scopo è proprio vedere come questo piccolo stipendio influisca sui comportamenti di chi è disoccupato e in cerca di lavoro, se e come possa sostituire altre forme di aiuti sociali esistenti, e come in generale possa esser riformato il welfare.
Il comportamento dei 2000 che lo riceveranno verrà infatti confrontato alla fine del periodo con quello di altrettante persone disoccupate trattate con il sistema attualmente in vigore. Il reddito inizialmente previsto nell’esperimento finlandese era più elevato - si parlava di circa 750 euro - ma la cifra cui si pensa di arrivare in futuro, se il reddito universale dovesse essere introdotto, è di circa mille euro.
Nessun commento:
Posta un commento