giovedì 12 gennaio 2017

MUSICA ROCK - I 5 album più attesi del 2017


Arcade Fire
Come anticipato già lo scorso giugno dal leader della band Win Butler, l’atteso successore di Reflecktor (che ancora non ha un nome) è in dirittura d’arrivo. Stando a quanto dichiarato recentemente dal batterista degli Arcade Fire, Jeremy Gara, la band ha finito
di registrare l’album in questi giorni; rimane solo un piccolo problema da affrontare: le canzoni incise sono troppe e il gruppo sta scegliendo i pezzi più adatti per stabilire la scaletta.
Sappiamo inoltre che da aprile di quest’anno comincerà il lunghissimo tour di supporto al nuovo lavoro, che non terminerà prima della primavera 2019; tutte queste informazioni lasciano intuire che il nuovo album sarà disponibile dalla prossima primavera.

Vampire Weekend
Nonostante la dipartita di Rostam Batmanglij – uno degli elementi fondamentali, nonché produttore della band– che si è chiamato fuori dal gruppo esattamente un anno fa (specificando, un po’ cripticamente, che continuerà a collaborare con il leader del gruppo Ezra Koeing) i Vampire Weekend sembrano vicini a terminare il loro quarto album in studio. A ormai 4 anni dal precedente Modern Vampires of the City, l’imminente nuovo disco, di cui ancora non si conosce data di uscita e titolo, li vedrà lasciare l’indipendente XL Recordings, per accasarsi con la Columbia Records.

St. Vincent
Annie Clark è il prototipo di artista la cui carriera, sin dall’inizio, è proceduta per eclatanti balzi in avanti. Ormai attiva da 10 anni, incensata dalla critica, apprezzata dai suoi colleghi (in primis, David Byrne), St. Vincent uscirà quest’anno con un nuovo disco. Il primo, stando a quanto dichiara, concepito in relativo relax, fuori dalla forsennata routine di tour e registrazioni senza soluzione di continuità affrontata negli ultimi anni. Riguardo al nuovo lavoro, l’artista ha parlato di un album politico e profondo allo stesso tempo, oltre che il “migliore in assoluto”.

Grandaddy
Sono passati dieci anni dall’ultimo disco dei Grandaddy. Il loro ritorno è stato annunciato in maniera abbastanza sommessa attraverso i social di Jason Lytle, il leader della band, che nell’ultima decade ha continuato a fare musica da solo. A dispetto del loro seguito non proprio oceanico e del basso profilo che contraddistingue il gruppo, la musica dei Grandaddy è riuscita a ritagliarsi un proprio spazio all’interno dell’indie americano di inizio millennio. Per ora, ad anticipare  il nuovo album Last Place, in uscita il 3 marzo, ci sono due brani, tra cui questa A Lost Machine.

Fleet Foxes
È dal 2011, con Helplessness Blues (il loro secondo e ultimo album) che non si sente parlare dei Fleet Foxes. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora e l’indie folk di cui i Nostri erano esponenti di punta è diventato un fenomeno in sovraesposizione. Da allora l’ex batterista della formazione, Josh Tillman, ha acquisito popolarità con il suo progetto solista a nome Father John Misty, mentre il leader Robin Pecknold ha aperto la mente verso nuove sonorità: “in un certo senso abbiamo abbandonato le nostre influenze folk per abbracciare influssi più disparati”, ha dichiarato in una recente intervista. Staremo a sentire…

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