sabato 21 gennaio 2017

Il totale fallimento del M5S a Civitavecchia

Le dimissioni, in due giorni, della presidente del Consiglio comunale di Civitavecchia dal M5S e di un consigliere grillino dal Consiglio segnano, in modo inesorabile, il declino della Giunta pentastellata guidata dal sindaco Antonio Cozzolino. Al posto del consigliere grillino ne è entrato un altro fortemente critico
nei confronti del Sindaco che ha deciso di non aderire al gruppo del M5S ma al gruppo misto. Un j’accuse, il suo, del tutto simile a quello di tanti militanti grillini della prima ora che oggi non perdono occasione per attaccare l’Amministrazione pentastellata. Un declino che, fuori dai riflettori dell’attenzione dei media nazionali, è andato in scena sin dal primo giorno dell’avventura grillina alla guida del Comune.
Dopo due anni e mezzo i riflettori si accendono anche a Civitavecchia e le rovine, oramai stratificate, emergono in tutta la loro drammaticità. Rovine perché i 5 Stelle sono stati incapaci di guidare la città, abbandonandola al suo destino, come se fosse  altro rispetto ai loro interessi. Fino ad arrivare, oggi, a una situazione di desolazione che non conosce eguali nella storia di una città che ha grandi risorse e potenzialità. E invece la Giunta a 5 Stelle ha preferito mortificare ogni settore della vita pubblica e privata dalla città, dal mondo imprenditoriale ai comitati dei cittadini, spesso inascoltati o, peggio ancora, presi in giro.
Non erano i 5 Stelle i portavoce dei cittadini? La realtà parla chiaro e si riflette nella scarsissima attività amministrativa, con delibere centellinate e tutte volte a tappare buchi.
 Nessun progetto di sviluppo, edilizia e commercio completamente bloccati, ordini professionali e associazioni di categoria in rivolta, dati sul lavoro locale da rabbrividire e in assoluta controtendenza con quelli nazionali. Una realtà importante come il porto, che per Civitavecchia è un biglietto da visita importante, non solo a livello nazionale, per il traffico di passeggeri e merci, è stata strumentalizzata solo in chiave autoreferenziale. I patti con l’Autorità portuale che poi non hanno avuto alcun seguito, erano destinati solo a far cassa, non di certo a creare sviluppo e lavoro.
Questa Amministrazione  non ha solamente mortificato qualsiasi prospettiva di sviluppo, ma non ha neppure ottemperato alle promesse fatte durante una campagna elettorale in cui i 5 Stelle si sono presentati come gli innovatori per eccellenza.
Dove sono finite le tanto decantate politiche ambientali? Per far cassa il M5S ha sottoscritto con l’ENEL la peggiore convenzione della storia della città. Avevano spergiurato che mai un euro dell’operatore elettrico sarebbe finito nelle casse comunali e che avrebbero spezzato le reni all’inquinamento. Invece hanno sottoscritto una convenzione che fa felice solo l’Enel che con quattro soldi li ha di fatto resi silenti.
 E che dire delle vertenze e delle situazioni di disagio che riguardano centinaia di lavoratori di imprese pubbliche e private? Nessun amministratore che se ne occupi. Proprio ieri decine di dipendenti della ditta che svolge i servizi di pulizia e di guardiania per il Comune hanno protestato disperate perché con la nuova società subentrata nella gestione dell’appalto vedranno dimezzate le ore di lavoro e gli stipendi. Il Sindaco non ha neanche voluto incontrarle.

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