Il loro cervello è grande come la capocchia di uno spillo, eppure le formiche possiedono una capacità di orientamento ancora più notevole di quanto si credesse.
In particolare, riescono
a mantenere una direzione di viaggio indipendentemente dalla posizione del loro corpo nello spazio: possono cioè scorporare le informazioni sulla strada da prendere da quelle su come sono orientate fisicamente, come se noi tentassimo di tornare a casa camminando all'indietro.
UNA DOTE NECESSARIA. Procedere a ritroso trasportando del cibo è un'azione comune per questi insetti sociali, che hanno imparato a costruire una rappresentazione complessa della propria direzione, capace di integrare informazioni provenienti da contesti diversi.
L'ESPERIMENTO. Si aiutano con la memoria visiva dei dintorni: studiando le formiche del deserto della specie Cataglyphis velox, un gruppo di ricercatori francesi e inglesi ha osservato che queste seguivano punti di riferimento celesti per orientarsi, e si smarrivano quando il Sole veniva oscurato con uno specchio.
PER DI QUA! Nel procedere all'indietro, ogni tanto si fermavano, posavano a terra il cibo e davano una rapida occhiata ai dintorni prima di riprendere correttamente la rotta, come se si servissero della memoria dei dintorni per correggere la direzione. Le scoperte pubblicate su Current Biology potranno essere usate per mettere a punto migliori sistemi di navigazione per robot e veicoli autonomi.
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