venerdì 20 gennaio 2017

I vincenti “per forza” si giocano la felicità

Lavoro prestigioso e redditizio, stile di vita da esibire, vacanze da fare invidia, appartamento lussuoso, partner da sfoggiare, sicurezza di sé totale e senza dubbi. È
questo il cliché irrinunciabile e assai "propagandato" della persona vincente; un’immagine forte, cui molti di noi tendono, che però spesso nasconde problemi personali e familiari insospettabili. Il problema è che la persona che lo insegue non può farne a meno, e pur di raggiungerlo o mantenerlo è disposta a negare problemi, disagi e dubbi sia propri che di chi gli sta vicino, soprattutto con il partner, con tutte le conseguenze negative che si possono immaginare.
 I “malati di vittoria” tendono a non ammettere mai l’errore e a trovare scuse, non riesce a stare fermo senza fare niente e spende molto per tutto ciò che considera "da vincente", mentre è tendenzialmente molto avido per tutto il resto. 

Non aver paura di mostrare le tue insicurezze 

Il bisogno spasmodico di mostrarsi sempre vincente e sicuro, oggi tipico anche di molte donne “in carriera”, deriva quasi sempre dal suo contrario: una profonda, antica insicurezza mai affrontata e la paura, se si perde, di non essere accettati o amati. Così, anche se il “vincente” miete grande successo sociale e sentimentale, finché i rapporti restano in superficie, in lui si scava una profonda infelicità e di quel successo, che non poi basta mai, non può realmente godere, perché non può mai mollare la presa. Inoltre, poiché è inconsapevole del problema, tenta di risolverlo potenziando l’immagine del ”vincente” e peggiorando così le cose, in un circolo vizioso senza fine... 


Cosa fare per non perdere la felicità 

Accetta gli alti e bassi: fa parte della natura a tutti i livelli. È naturale, anzi necessario, che ci siano vittorie e sconfitte, benessere e crisiNegarlo significa bloccare il fluire della vita e creare i presupposti per una crisi ben più grande e difficile da risolvere. Renditi conto che vincere sempre è impossibile e che per mantenere questo cliché ci vuole immensa energia, che si esaurirà di colpo. 
- Non esibire i successi: impara a goderteli intimamente. Mostrarli sempre all’esterno diluisce l’emozione e la soddisfazione e non le fa sedimentare dentro di te. 
- Non mascherare la crisi: non sdrammatizzare le tue difficoltà. Dando di te un’immagine più umana avvicinerai a te persone più vere, scoprirai chi ti vuole davvero bene e ti prende proprio per come sei. Inoltre potrai chiedere davvero aiuto e ottenere risposte reali su vari piani. Farsi aiutare da uno psicoterapeuta ad esempio non è una sconfitta, ma un segno di maturità.
- Ammetti e vivi le difficoltà: mettiti in gioco nelle piccole crisi del quotidiano. Ascolta il tuo partner se ti comunica una difficoltà di coppia, non coprire di regali un problema di tuo figlio, non soffocare i disagi e i piccoli dubbi che ti vengono. Il vincente autentico non è chi vince sempre, ma chi esce con dignità e amore dalle difficoltà della vita. 
- Fai qualcosa per gli altri: volontariato, beneficienza o altro, ma senza dirlo, in modo umile e anonimo. Non devi salvare nessuno, né “fare il grande”. Non riproporre il vincente anche lì, non ricavarne gratificazioni narcisistiche. Sii gratuito: aiuta e basta.

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