venerdì 20 gennaio 2017

Poco sonno e colazioni saltate predispongono all'obesità

 Ormai da anni i medici e i nutrizionisti concordano sul fatto che la colazione rappresenta il pasto più importante della giornata. Un ulteriore conferma arriva da uno studio dell’ University College di Londra: saltare il “breakfast”  quando
si associa ad un sonno poco regolareuna delle cause dell’obesità infantile, che predispone sensibilmente all'eccesso di peso in età adulta. A differenza di altri studi che si sono concentrati sulla qualità o sulla quantità del cibo ingerito, i ricercatori in questo caso hanno cercato di porre le basi per un’osservazione più ampia in cui è lo stile di vita nell’arco delle 24 ore a dover essere rivisto.

Un grande studio lo conferma: la colazione è fondamentale

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista americana Pediatrics: sono stati esaminati i dati relativi ai bambini nati in quasi ventimila famiglie in tutto il Regno Unito. I controlli clinici sono stati periodici e prevedevano il controllo del peso e dell’altezza all’età di 3, 5, 7 e 11 anni. 
Dopo questi controlli clinici i ricercatori hanno potuto raccogliere ed esaminare una notevole quantità di dati clinici relativa sia ai bambini sia a loro genitori. Quello che è emerso in modo certo è che l’ambiente familiare gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo sia fisico sia psicologico dei bambini, al di là della qualità e della quantità del cibo assunto.

Troppo poco sonno moltiplica la fame

Ad esempio, la presenza di genitori obesi aumenta il rischio che i figli manifestino durante la crescita lo stesso problema; altrettanto peso sembra essere attribuibile alle stile di vita della mamma in gravidanza, l’assunzione di fumo durante lo sviluppo del feto potrebbe avere n ruolo nel compromettere la capacità di regolazione ormonale poi durante la crescita. Questa nuova ricerca ha voluto porre l’accento, quindi, sulle abitudini di vita all’interno della famiglia. 

Un fattore determinante quanto il cibo è, infatti, la regolarità del sonno: spesso  i bambini risentono dei ritmi dei genitori e tendono a rimandare sempre più l’orario dell’addormentamento, cosa che nel tempo  può determinare una progressiva carenza di sonno. Quest’alterazione del ritmo del sonno comporta u'alterazione ormonale su più piani, primo fra tutti  la riduzione del livello di leptina, l’ormone responsabile del senso di sazietà. Il consiglio degli esperti è di intervenire in maniera puntuale nei primi anni di vita per ridurre il rischio di obesità, insegnando ai bambini a mantenere uno stile di vita regolare e costante.

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