Forse E.T. non ci telefona perché incastrato sotto spessi strati di ghiaccio: un'ipotesi da ridere, se a formularla non fosse stato niente meno che Alan Stern, responsabile per la Nasa della missione New Horizons, l'uomo che ci ha fatto riscoprire Plutone.
Anche Plutone fa parte della schiera di corpi celesti del Sistema Solare ricoperti di ghiaccio.| NASA/JHUAPL/SWRI
OGNUNO NEL SUO GUSCIO.Potrebbe essere proprio il ghiaccio a ostacolare le comunicazioni, a impedire l'osservazione della volta celeste e far credere ai nostri "vicini di casa" che non valga la pena provare a contattarci: potremmo vivere a nostra volta al di sotto di una calotta di ghiaccio, e allora chi avvertirebbe un tentativo di chiamata?
DUE DATI DI FATTO. L'ipotesi che Stern propone a parziale soluzione del Paradosso di Fermi non si basa su evidenze concrete, ma è la prima a mettere in relazione l'abbondanza di mondi ghiacciati nel Sistema Solare aventi oceani subsuperficiali alla mancanza di segnali ricevuti finora dagli extraterrestri.
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