Forse E.T. non ci telefona perché incastrato sotto spessi strati di ghiaccio: un'ipotesi da ridere, se a formularla non fosse stato niente meno che Alan Stern, responsabile per la Nasa della missione New Horizons, l'uomo che ci ha fatto riscoprire Plutone.
![sistema solare, plutone](https://www.focus.it/site_stored/imgs/0004/010/nh-pluto_crop.jpg.300.png)
Anche Plutone fa parte della schiera di corpi celesti del Sistema Solare ricoperti di ghiaccio.| NASA/JHUAPL/SWRI
OGNUNO NEL SUO GUSCIO.Potrebbe essere proprio il ghiaccio a ostacolare le comunicazioni, a impedire l'osservazione della volta celeste e far credere ai nostri "vicini di casa" che non valga la pena provare a contattarci: potremmo vivere a nostra volta al di sotto di una calotta di ghiaccio, e allora chi avvertirebbe un tentativo di chiamata?
DUE DATI DI FATTO. L'ipotesi che Stern propone a parziale soluzione del Paradosso di Fermi non si basa su evidenze concrete, ma è la prima a mettere in relazione l'abbondanza di mondi ghiacciati nel Sistema Solare aventi oceani subsuperficiali alla mancanza di segnali ricevuti finora dagli extraterrestri.
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