mercoledì 25 ottobre 2017

La scienza del Grande Fratello (e degli altri reality show)

Il Grande Fratello è il più noto e longevo reality show della tv. Va in onda dal 2000 e da allora è stato un susseguirsi di edizioni in tutto il mondo: dall’Albania all’Ungheria, Italia compresa.
Un po’ (molto) show, un po’ esperimento sociale, si basa sull’interazione di un gruppo di persone, chiuse in una casa e riprese dalle telecamere 24 ore su 24. A stabilire il vincitore è il pubblico attraverso il televoto, scegliendo di volta in volta tra i concorrenti nominati dagli altri "inquilini".

Un meccanismo a eliminazione che, più che il Grande Fratello protagonista di 1984 di George Orwell, da cui prende il nome, ricalca la trama di 10 piccoli indiani di Agatha Christie: dieci persone estranee l'una all'altra sono invitate a soggiornare su un’isola, dove vengono giustiziate da un misterioso killer, una per una con macabra puntualità. E pare che sia stata proprio quella l’ispirazione degli autori. Ma quella letteraria non è l’unica curiosità…

1. GLI ANTENATI. I reality show con l’esposizione della quotidianità dei concorrenti agli occhi del pubblico non nascono con la tv, ma hanno un antenato negli zoo umani, in voga a partire dalla seconda metà dell’800. Allora ad attirare milioni di visitatori, curiosi di osservare la “vita in diretta” era l’esposizione di popolazioni esotiche come samoani o nubiani e non quella di individui della porta accanto. E il successo fu tale che tra il 1877 e il 1912, solo al Jardin zoologique d'acclimatation di Parigi si tennero circa 30 mostre etnologiche. Non a caso negli Usa, dove Big Brother è ancora seguito da milioni di spettatori, gli autori hanno spesso definito lo show come "the human zoo” (lo ha rivelato la produttrice Allison Grodner).

2. IL PRIMO IN TV. In un rifugio antiatomico 13 persone devono sopravvivere per 10 giorni, nonostante le difficoltà dovute alle alte temperature, a una dieta scarsa e a letti scomodi. Una variante dell’Isola dei famosi? No, un esperimento scientifico, svolto nel 1974 da due psicologi Usa (William Griffitt e Russell Veitch), per studiare le dinamiche tra individui in clausura e in condizioni estreme. Il primo reality show della storia della TV, Expedition Robinson, somigliava molto a quell’esperimento.

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