lunedì 26 febbraio 2018

Metalli tossici negli aerosol delle sigarette elettroniche

A poche settimane dallo studio che collegava le sigarette elettroniche a possibili danni al DNA (dovuti alla nicotina "svapata" e ai suoi sottoprodotti), una nuova ricerca sembra mettere in dubbio la sicurezza
delle e-cig, questa volta nell'hardware.

Negli aerosol prodotti dai dispositivi e nei liquidi a contatto con la resistenza che li scalda sono stati trovati livelli significativi di metalli pericolosi per la salute, come piombo, cromo, manganese e nichel. L'inalazione cronica di queste sostanze è stata collegata a danni a polmoni, cervello, fegato e sistema immunitario e cardiovascolare.

La ricerca pubblicata su Environmental Health Perspectives non è un "accanimento" su un'abitudine che è, in ogni caso, meno deleteria del fumo di sigaretta. Piuttosto, è l'ennesima prova del fatto che "svapare" non mette al riparo da danni alla salute, e che per essere sicuri di non introdurre sostanze tossiche nell'organismo bisognerebbe evitare del tutto di inalare nicotina & affini.
IL VAPORIZZATORE. La ricerca della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health ha esaminato le sigarette elettroniche di 56 fumatori reclutati durante congressi sulle e-cig o nei negozi specializzati a Baltimora (USA), nell'autunno del 2015. Le sigarette elettroniche usano in genere la corrente elettrica fornita da una batteria ricaricabile per alimentare una resistenza metallica che riscalda i liquidi aromatizzati contenenti nicotina e crea gli aerosol che vengono inalati.

I VAPORI METALLICI. I ricercatori hanno analizzato in laboratorio quei dispositivi e constatato la presenza di 15 diversi metalli nelle cartucce contenenti i liquidi di ricarica, nel serbatoio di liquidi attorno alla resistenza e nei vapori emanati. Come negli studi precedenti hanno trovato basse quantità di metalli tossici nei liquidi di ricarica, ma alte concentrazioni in quelli entrati a contatto con la resistenza, che si conferma come la fonte più probabile di contaminazione. Soprattutto, è stato verificato che la dispersione di metalli persiste negli aerosol ed entra quindi a contatto con l'organismo.

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