mercoledì 11 dicembre 2019

Ritrovato«Ritratto di signora» di Gustav Klimt

ROMA. Un mistero lungo 22 anni è vicino alla soluzione. Mancano le ultime verifiche, ma i primi esami confermano che il quadro appena ritrovato è
proprio il «Ritratto di signora» di Gustav Klimt, rubato nel 1997 alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi di Piacenza e rinvenuto in un’intercapedine del muro esterno alla galleria.
Un capolavoro dal valore di 60 milioni di euro che quindi non si sarebbe mai allontanato dal luogo del furto. I ladri potrebbero averlo nascosto per poi recuperarlo qualche giorno dopo. Poi, però, forse anche per l’attenzione mediatica e la sorveglianza delle forze dell'ordine, non ci sono riusciti. Una delle opere d’arte più ricercate del mondo, insomma, potrebbe essere rimasto lì senza che nessuno lo trovasse e senza che nessuno che era a conoscenza del nascondiglio andasse a prenderselo. «Non è da escludere che il quadro sia rimasto sempre lì», in attesa che per i ladri giungesse il momento opportuno per portarlo via, ipotizza il generale Roberto Riccardi, alla guida del Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale.
Il direttore della galleria Massimo Ferrari sostiene che «i timbri e la ceralacca sul retro della tela sono originali». E un’expertise ne conferma l’autenticità. Ma la prova del nove si avrà con l’esame approfondito del quadro: è cosa nota che sotto «Il ritratto di signora» c’è un altro disegno di Klimt. La circostanza fu scoperta, proprio pochi giorni prima del furto, dalla ricercatrice piacentina Claudia Maga. Si tratta di un altro ritratto di donna con un cappello, esposto a Dresda nel 1912, poi dato per disperso. In realtà il maestro austriaco lo aveva ritoccato trasformandolo nel quadro sparito a Piacenza nel 1997.
Il quadro recuperato è attualmente in consegna alla Polizia di Stato. Sulla vicenda si sono attivati anche i carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale che hanno avviato a loro volta verifiche. A scovarlo è stato uno degli addetti alla ripulitura del muro della galleria: «Ho trovato questa scatola dentro un sacco nero, pensavo fossero rifiuti, ma ho subito chiamato il responsabile».
La scoperta del furto del «Ritratto di signora» risale al 22 febbraio 1997. L’opera in realtà sparì in un uno dei tre giorni precedenti, ma se ne accorsero in ritardo a causa di un trasloco di questa e altre tele nella vicina piazza Cavalli per una mostra su Klimt a Palazzo Gotico. Da subito emersero moltissime zone d’ombra: innanzitutto non fu mai chiaro se il capolavoro venne fatto uscire dal tetto (la cornice venne trovata vicino al lucernario) o se i ladri passarono dall'ingresso principale. Le indagini dei carabinieri del Reparto operativo di Piacenza portarono a indagare sui custodi della galleria, la cui posizione venne però ben presto archiviata dal gip per mancanza di prove.
Nel 2016 l’inchiesta venne riaperta dopo il ritrovamento di tracce del Dna di uno dei ladri sulla cornice. Una testimonianza accennò addirittura a una pista esoterica, secondo la quale sarebbe stato utilizzato per un rito satanico. Il capolavoro fa parte di un gruppo di ritratti femminili fatti da Klimt negli ultimi anni della sua attività (tra il 1916 e il 1918), alcuni dei quali rimasti incompiuti.
Il quadro è stato ora trasferito in località segreta e protetta a disposizione della magistratura, che nominerà quanto prima dei periti per attestarne l'autenticità.

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