martedì 28 gennaio 2020

Coronavirus: ma le mascherine sono utili?

Nonostante il picco di vendita di mascherine nelle aree colpite dal 2019-nCOV (il famigerato coronavirus), sull'efficacia di questi dispositivi nella prevenzione del
virus in Cina gli esperti si dividono. Molti infettivologi sostengono che le maschere chirurgiche che coprono naso e bocca possano ostacolare la trasmissione del coronavirus; tuttavia, la maggior parte degli studi scientifici sull'efficacia delle mascherine è stata svolta su medici e infermieri che sono per studi e formazione portati ad utilizzarle correttamente, e non su persone comuni che possono compiere errori nel loro impiego.

PRO E CONTRO. Il virus in Cina è un coronavirus simile alla SARS che si trasmette da uomo a uomo probabilmente attraverso la saliva, e che ha dato finora prova di essere estremamente infettivo (qui l'aggiornamento sul numero di casi accertati). Indossare una mascherina può aiutare a prevenire la trasmissione mani-bocca: il virus si fa strada nell'organismo attraverso le mucose, e ognuno di noi si tocca la faccia in media 23 volte all'ora. Le maschere possono ridurre il rischio di contrarre l'infezione attraverso gli schizzi di saliva rilasciati da tosse e starnuti, ma la protezione che offrono è solo parziale.

La maggior parte delle maschere in vendita non è aderente sui lati e lascia spiragli scoperti. Queste protezioni sono spesso prive di filtri per l'aria (presenti invece nei respiratori) e non possono coprire gli occhi - un'altra potenziale via di accesso al virus, le cui modalità di trasmissione non sono ancora del tutto comprese.
CHE COSA POSSIAMO FARE. Indossare una maschera può abbassare le probabilità di contagio, a patto che ci si ricordi di non toccarsi il volto con le mani, di non togliersela per rispondere al telefono e di assicurarsela su bocca, mento e naso, facendo attenzione che aderisca bene al viso. Un'altra raccomandazione è quella di adoperarla con costanza, ma nei Paesi esterni alla Cina, dal momento che l'OMS ha per ora escluso l'emergenza internazionale, l'utilizzo della maschera non è particolarmente utile.

Altre misure raccomandate dall'OMS sono invece prioritarie, per contenere la trasmissione. Il modo migliore per tenere alla larga patogeni di qualunque tipo è lavarsi di frequente le mani, con acqua calda e sapone per almeno 20 secondi da entrambi i lati, soprattutto prima di mangiare. In mancanza d'acqua, vanno bene anche i disinfettanti per la mani a base alcolica.

Altre buone regole sono limitare i contatti con le persone che presentino sintomi respiratori, starnutire in un fazzoletto (da gettare) o coprendosi naso e bocca nell'incavo del gomito; evitare i contatti con animali o con le superfici da essi toccate se si visita un mercato cittadino; non mangiare prodotti animali crudi o poco cotti, e fare attenzione ai contatti tra questi alimenti e altri cibi in frigoriferi e dispense, per evitare trasmissioni incrociate. Infine, chiunque presentasse sintomi come febbre, tosse, difficoltà a respirare dopo un viaggio nelle aree colpite è invitato a rivolgersi immediatamente a un medico, raccontando i propri spostamenti. 

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