domenica 23 agosto 2020

GLI SCIMPAMZE GRIGI ,SONO PIU' VECCHI

Se per gli umani capelli e peli grigi indicano l'avanzare dell'età, non vale lo stesso per gli scimpanzé (Pan troglodytes): lo afferma uno studio pubblicato su Plos
One e condotto dai ricercatori della George Washington University (USA). «Per gli uomini la canizie è progressiva: più invecchi, più i tuoi peli si ingrigiscono», spiega Elizabeth Tapanes, capo dello studio. «Per gli scimpanzé non funziona così: arriva un momento in cui i peli sono sale e pepe, ma i primati non sono mai totalmente ricoperti da un manto grigio».
GRIGI MA GIOVANI. L'incanutimento è un aspetto caratteristico di questo primate così vicino alla razza umana, tanto che lo scimpanzé più famoso della storia era stato chiamato David Greybeard (letteramente Davide Barbagrigia). Tuttavia, i peli di questi mammiferi perdono progressivamente la loro pigmentazione solo fino a metà della loro vita (circa trent'anni), per poi rimanere dello stesso colore fino alla morte.

Secondo i ricercatori, questa differenza tra umani e scimpanzé potrebbe essere dovuta a diverse ragioni: mantenere i peli scuri potrebbe, ad esempio, essere fondamentale per regolare il calore corporeo; un'altra ipotesi avanzata dagli esperti è che la diversa pigmentazione del pelo permetta ai primati di riconoscersi più facilmente l'un l'altro.
PERCHÉ SOLO NOI? «Molte ricerche si sono concentrate sul comprendere la fisiologia dell'incanutimento dei capelli degli umani, e a volte su come combatterlo», afferma Brenda Bradley, uno degli autori dello studio. «Ma pochissimi studi hanno guardato al quadro evolutivo, domandandosi perché questo fenomeno sembra appannaggio esclusivo della razza umana».
C'ENTRA LA GENETICA? Il passo successivo della ricerca è capire se le diverse pigmentazioni del pelo siano influenzate da fattori genetici: «Le variazioni genetiche hanno un notevole effetto sulla colorazione del pelo» si legge sulla ricerca, «e l'incanutimento dei peli del muso degli scimpanzé potrebbe avere delle spiegazioni che non c'entrano con l'evoluzione».

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