I medici forensi del Federal Bureau of Investigation (FBI) potrebbero avere appena risolto un mistero che si trascina da più di un secolo, e che riguarda una mummia egizia decapitata vecchia 4000 anni.
QUIETE VIOLATA. La stanza, ribattezzata Tomba 10A, era il luogo di riposo finale del governatore Djehutynakht e della moglie, che attorno al 2000 a.C., nella fase del Medio Regno, amministrarono una provincia dell'alto Egitto. Ma più che a un sepolcro, quel luogo somigliava a una scena del crimine: a un certo punto nell'arco dei 4000 anni precedenti, alcuni ladri di tombe avevano fatto irruzione nella camera, rubato ori e gioielli e lasciato il corpo decapitato di uno dei due morti abbandonato in un angolo.
IDENTITÀ MISTERIOSA. A chi apparteneva quella salma (o se preferite: quella testa)? Al governatore o alla moglie? Inutile sperare di capirlo dai lineamenti del viso. La TAC del cranio avvolto dalle bende, eseguita nel 2005 al Massachusetts General Hospital, rivelò che mancavano gli zigomi e parte delle mascelle, indispensabili per risalire al genere del malcapitato/a.
Era necessario un esame del DNA, ma estrarne un campione analizzabile da un corpo rimasto per 4000 anni al caldo, in una tomba, si è rivelata, nel tempo, un'impresa tutt'altro che semplice, che ha visto fallire diversi gruppi di ricerca.
Nessun commento:
Posta un commento