martedì 1 maggio 2018

I bitcoin sono anonimi? Non per molto

L'anonimità del bitcoin e delle altre criptovalute potrebbe presto essere solo un ricordo, per via di una nuova tecnologia brevettata da Amazon. L'azienda di Jeff Bezos ha messo a punto un sistema che permette
di combinare in un unico flusso di dati le transazioni in bitcoin con altre informazioni personali relative a chi le ha eseguite, così da dare un volto, un nome e un cognome a chi utilizza le criptovalute.

A tutt'oggi le transazioni in criptomoneta sono identificate solo dagli indirizzi dei portafogli (wallet) di provenienza e destinazione della valuta: si tratta di stringhe alfanumeriche univoche (simili a questa: xetsgs3561a8kWgehdg) che non possono essere ricondotte a una persona fisica.

Proprio l'anonimato è stato tra i principali fattori di successo delle valute digitali: i guadagni derivanti da investimenti o speculazioni in bitcoin, monero e cryptocurrency varie non possono essere tassati, a meno che non siano dichiarati spontaneamente dai contribuenti, e fanno di questi strumenti elettronici il sistema ideale per gli scambi illegali di denaro.

SEMPRE PIÙ SPIATI. Amazon punta ad avere un sistema nel quale confluiscono i dati provenienti da diverse fonti: le transazioni digitali, gli indirizzi fisici ai quali sono spediti i prodotti acquistati online, gli IP degli utenti che eseguono queste operazioni e tutte le altre tracce che lasciamo in Rete più o meno consapevolmente.

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